21 giu 2016

ALCAMO DOC: TRAPANI E IL SUO VINO



Il Trapanese è la provincia più vinicola della Sicilia, grazie alle vaste estensioni coltivate non solo a Marsala, ma anche ad Alcamo, per tacere delle altre varietà minori che pur si fregiano della DOC. Qui lo spettacolo delle vigne è notevole, sia che ricoprano per intero poggi e colline, sia che tappezzino qua e là la campagna impreziosita dalle splendide rovine di Segesta, dalle bellezze naturali della Riserva Naturale dello Zingaro o delle mille altre risorse che la Sicilia può offrire. 

Un vino antico – il Bianco d’Alcamo – che in questi ultimi decenni ha saputo imporsi come uno dei migliori in Italia e che di recente si è modernizzato aprendosi ad alcune varietà internazionali. La zona delimitata dalla DOC, concessa nel 1972, comprende secondo il disciplinare “i terreni vocati alla qualità” dell’intero comune di Alcamo e parte di altri 9 centri tra Palermo e Trapani. L’ampia base ampelografica vede in prima linea i tradizionali Catarratto, Inzolia e Grillo insieme a nuovi arrivati Chardonnay, Muller Thurgau e Sauvignon tra i bianchi; e un discreto numero di varietà a bacca nera, tra cui Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Frappato, Perricone per gli autoctoni e Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah tra i rossi internazionali. 

La densità d’impianto, prevalentemente a spalliera, si aggira sui 4000 ceppi/ettaro, superiore cioè al minimo di 3000 per la varietà rossa e 2500 per le bianche fissato dal disciplinare. È consentita l’irrigazione di soccorso. La resa massima di uva per ettaro è di 120 quintali per i bianchi e di rosati, 110 per rossi e 80 per il tipo Vendemmia tardiva. Oltre al Bianco, la DOC prevede vini varietali, spumanti, novelli e Vendemmia tardiva. All’atto dell’immissione al consumo l’Alcamo Bianco ha colore paglierino talvolta con riflessi verdolini, odore vinoso, intenso, fruttato e armonico, sapore asciutto, fresco ed equilibrato, gradazione minima 11°. 

Di grande freschezza e sapidità, va bevuto giovane con piatti a base di pesce non elaborati: spaghetti ai ricci di mare, risotto alla marinara, fritto misto di calamari e gamberi e couscous di pesce caposaldo della tradizione culinaria trapanese.

(da http://www.blogsicilia.eu)

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