5 ott 2016

SULLE TRACCE DEI TEMPLARI

Una conseguenza delle crociate fu l’arrivo a Trapani di alcune confraternite maschili, che di ritorno dalla Terrasanta si fermarono in cittá: i Francescani nel 1224, i Domenicani nel 1230 e i Carmelitani nel 1240.

La prima confraternita ad arrivare a Trapani fu peró quella dei Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone, meglio conosciuti come Cavalieri Templari, che si stabilí a Trapani nel 1140.

Il cardinale Arrigo Beccatellis regaló loro un palazzo nel centro della cittá, accanto ad una preesistente chiesetta dedicata a santa Maria del Tempio, che i Templari riadattarono ad ospizio per ospitare i loro confratelli di ritorno o in partenza per la Terrasanta.

I templari furono fondati dal cavaliere francese Hugues de Payns nel 1118, nel pieno del periodo delle Crociate. Ebbero una grande importanza e si dice che le loro ricchezze fossero immense. La loro fine coincise con la fine delle Crociate. Nel 1307, con la complicitá di papa Clemente V, il re francese Filippo il Bello fece arrestare Jacques de Molay, gran maestro dell’Ordine, eGoeffrey de Charney con le accuse di sodomia, eresia, blasfemia e idolatria. L’Ordine fu presto messo fuorilegge e i due furono bruciati sul rogo nell’Ile de la Cité, a Parigi. In realtá Filippo non voleva pagare gli ingenti debiti che aveva contratto coi Templari e molti all’interno della Chiesa non vedevano di buon occhio l’enorme ricchezza di cui godeva l’Ordine, di certo non per amor di povertá, ma per amor di cupidigia. Le proprietá dei Templari furono infatti spartite tra gli altri ordini religiosi cavallereschi, e principalmente andarono ai Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, meglio conosciuti come Cavalieri di Malta.

Anche la Chiesa di Santa Maria del Tempio fu affidata prima ai cavalieri di Malta e da loro ribattezzata in onore di San Giovanni Battista e poi ai Padri Agostiniani. La chiesa nel frattempo era diventata sempre piú importante, grazie anche alla vicinanza col Palazzo Cavarretta, sede del Senato. In pratica era diventata il Duomo nella Cittá e il 20 agosto 1535 l’imperatore Carlo V d’Asburgo, dopo aver espugnato Tunisi, proprio nella Chiesa appese il suo drappo rosso, come ex-voto, e giuró di confermare i privilegi giá concessi a Trapani da Alfonso il Magnanimo e Ferdinando il Cattolico. In questa occasione egli definí la cittá Chiave del Regno, e sul suo regno, ricordiamolo, non tramontava mai il sole.

Dopo la visita di Carlo V, la chiesa cambió nome inSant’Agostino, in fin dei conti la gestivano gli Agostiniani, e tra alterne vicende, guerre, incendi, soppressione dell’Ordine degli Agostiniani, danneggiamenti, ingrandimenti e restauri, é oggi adibita a Polo Espositivo del Museo Diocesano di Trapani e chiusa al culto.

(da rumpiteste.wordpress.com)

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