5 ott 2016

LE VOGLIE


Se la donna incinta ha un particolare desiderio bisogna assolutamente accontentarla, altrimenti nei casi più gravi si rischia l’aborto. In quelli più lievi, se la donna si gratta, l’immagine della cosa desiderata può imprimersi nel feto. Per questo le è fatto divieto di grattarsi, e se proprio non può resistere, è meglio farlo in un punto non in vista, come l’interno coscia, almeno la macchia spunterà lì.

Per quanto si può, si evita di far giungere qualsiasi odore alle narici della gravida, e se proprio ne giunge uno, il marito, i parenti, i conoscenti si affrettano immediatamente a soddisfare la richiesta. E non importa se si tratta di mandarini ad agosto o fragole a dicembre e non importa neanche se la gravida rifiuta, è il bambino che lo chiede.

Si raccontano pure alcune storie oggettivamente poco verosimili, come quella della signora colta dalla voglia di mangiare intonaco del muro, ovviamente subito accontentata. O di quella presa da un forte desiderio di bere benzina. Purtroppo per lei era sera e i benzinai erano chiusi. Finì col marito che citofonò a casa del benzinaio col bidoncino in mano. Oppure di quella signora che camminando per strada passò davanti ad un balcone da cui usciva un fortissimo odore di pesci fritti. Travolta daldisio bussò, ma purtroppo in casa avevano già finito di mangiare e si dovette accontentare delle lische recuperate dalla spazzatura.

In realtà qualsiasi tipo di macchia congenita sulla pelle del bebè è di natura vascolare. Le voglie di color fragola per esempio sono formate dall’accumulo di vasi sanguigni sotto pelle, emangiomi capillari in gergo medico; le voglie scure invece, dette di caffè o caffelatte, sono dovute a una maggiore concentrazione di melanina. Le superstizioni popolari in questo caso sbagliano, ma nel dubbio non grattatevi!

(da rumpiteste.wordpress.com)

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