5 ott 2016

MA SEI ASINO?!



Lo sceccu, soprattutto quello di Pantelleria, grande amico dell’uomo e migliore animale da trasporto. Purtroppo lo spopolamento delle campagne e la meccanizzazione dell’agricoltura lo hanno ormai praticamente messo da parte.

Lo sceccu forse è scomparso, o sta scomparendo, ma il suo posto nella cultura popolare non è in pericolo.

Nelle carte siciliane, ad esempio, il nove è rappresentato da un cavallo dall’aspetto molto simile ad un asino. Ed infatti è chiamato sceccu, e nel gioco dello sceccareddu chi rimane con questa carta perde.

Sceccu, o sceccu patentato, testa ri sceccu è come dire “zuccone!” a qualcuno e deriva dai tempi della conquista araba quando, si dice, gli sceicchi andavano in giro sui somarelli invece che a cavallo…

Esistono tantissimi altri modi di dire incentrati sullo sceccu. Eccone alcuni:

Quannu u sceccu un moli vivire a vogghia fiscari!
(lett.: quando l’asino non vuole bere, è inutile fischiare)
Espressione di seccata rassegnazione dopo diversi tentativi non andati a buon fine.

A lavari a testa o sceccu si perdono acqua tempu e sapuni.
(lett.: se lavi la testa all’asino perdi acqua, tempo e sapone)
Come sopra, invito a non perseverare in inutili tentativi.

E ‘nutili, u sceccu ave a trasiri pa cura.
(lett.: è inutile, l’asino deve entrare per la coda)
Irritato commento in presenza di comportamento contrario al buon senso, come quello che vuole far entrare l’asino nella stalla a marcia indietro.

Attacca o sceccu unni voli u patruni.
(lett.: attacca l’asino dove vuole il padrone)
Suggerimento di comportamento opportunistico.

U sceccu porta a pagghia e u sceccu si la mancia.
(lett.: l’asino porta la paglia e l’asino se la mangia)
Commento ironico su chi si riappropria del proprio apporto.

U sceccu unni cari s’aisa.
(lett.: l’asino dove cade, si rialza)
Incoraggiamento rivolto a chi è stato colpito da un evento negativo.

Aaaraciu, unni vai cu sceccu?
(lett.: piaaano, dove vai con l’asino?)
Fermati subito che stai sbagliando di grosso.

Aviri u sceccu sutta e circari u sceccu.
(lett.: avere l’asino sotto e cercare l’asino)
Ironico commento su chi non riesce a trovare qualcosa che ha già a portata di mano.

Appizzarici u sceccu cu tutti i carrubbi.
(lett.: perdere l’asino con tutte le carrube)
Perdere tutto, rimanere sul lastrico.

Arrivau u sceccu ‘o funnacu!
(lett.: è arrivato l’asino al fondaco)
Sferzante rimprovero rivolto a chi entrando in un luogo non abbia salutato i presenti.

Sceccu ri senia (lett.: asino di senia) o sceccu chi firrìa (lett.: asino che gira) è un modo per dire instancabile lavoratore.

Scicchignu (lett.: asinino) indica il tipo superdotato.

Culuri panza ri sceccu, cioé grigio.

Curiosamente, a scecca, è l’assegno, e deriva dall’inglese cheque.

Non dimentichiamo che allo sceccu è dedicata una delle canzoni popolari più conosciute. Eccola qui in versione moderna.

(da rumpiteste.wordpress.com)

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