5 ott 2016

1643. Il Senato di Trapani

Nel 1643 su concessione del privilegio da parte di re Filippo IV di Spagna, la città di Trapani riceve il titolo di Senato e ai suoi giurati viene comunicato il titolo di senatore.

Da un estratto della lettera degli archivi del senato di Trapani, ricostruita e portataci a conoscenza da Salvatore Accardi (http://www.trapaniinvittissima.it/1643_titolo_di_senato.html), leggiamo:

"llustrissimo et eccellentissimo Signore, li Giurati et Sindaco della Città di Trapani dicino a Vostra Eccellenza detta Città essere una delle principali del regno e come tale è stata trattata e molto stimata dai Serenissimi re antipassati , avendola onorata in diverse maniere et in diversi titoli e privilegi et con l'averle pure concesso tutti i privilegi concessi alle Città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, e parimente essere stata onorata dagli antipassati Signori Vicerè e Reggitori in questo Regno con titulo di Spettabili e dopo di Regij Consigliero et ultimanmente detta Città oltre il titolo di Invictissima essere stata decorata con quello di Fidele.
Abbiamo determinato concedere il titulo di Senato alla Città predicta con tutte le onoranze, dignità, prerogative e preheminenze toccanti et pertinenti a detto titulo di Senato."

Sede della massima autorità cittadina fu Palazzo Cavarretta, detta appunto, Casa del Senato di Trapani , da cui trae origine l'altra diffusa denominazione popolare di Palazzo Senatorio 

Palazzo Cavarretta si trova nel cuore della città, nel punto in cui la via Torrearsa­ ex via degli Scultori­ si incrocia con il Corso Vittorio Emanuele ­ ex Rua Grande .
Qui finiva il nucleo urbano più antico e con Giacomo II d'Aragona, nel 1286, si aprì la "grande via". 
Sorge nel sito in cui un tempo c'era la “Loggia”, sede del Consolato dei Pisani. 
Edificato originariamente nel sec. XV, rinnovato nella seconda metà del sec. XVII, fu completato nei primi del XVIII con la realizzazione della facciata barocca, a spese di Don Giacomo Cavarretta, su progetto dell’architetto Andrea Palma.
Il terzo ordine è animato dalla presenza di tre nicchie con le statue dei santi protettori della città, espressamente volute da don Giacomo Cavarretta: la Madonna di Trapani ( al centro) ed i Santi Giovanni Battista e Sant' Alberto ( ai lati), scolpite dal trapanese Giuseppe Nolfo, nel 1701 la Madonna, e nel 1702 le altre due.

Una cornice sagomata con timpano curvilineo, nella zana mediana, sul quale svetta la grande aquila reale ad ali spiegate, segna in orizzontale il limite della facciata e ne conclude lo sviluppo. 
I due cassoni contenenti un orologio ed un datario, oggi emergenti dalla cornice, sostituiscono dal 1827 gli stemmi del Vicerè e del Senato ed i quattro vasi che completavano tutto l'insieme progettato da Andrea Palma. 
Il risultato, quello che ancora oggi si impone alla vista dell'osservatore, sia pure con le modifiche apportate nel corso dei secoli, è di una facciata barocca, sobria, vigorosa nella composizione, di forte effetto urbanistico e decorativo. 
A nord dell’edificio c’è uno degli angoli più suggestivi della città: la porta Oscura (una delle undici che la città aveva alla fine del ‘200) è sovrastata dalla torre dell’Orologio (una delle cinque raffigurate nello stemma di Trapani). 

La facciata della Casa del Senato, monumento emblema del centro storico, rappresenta, nella sua maestosità ed imponenza, il volto in cui si rispecchia l'anima della città di Trapani

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