22 nov 2016

TRAPANI NELLA LETTERATURA

L'amante liberale di Miguel de Cervantes

Miguel de Cervantes Saavedra è stato uno scrittore, romanziere, poeta e drammaturgo.

È universalmente conosciuto per essere l'autore del romanzo "Don Chisciotte della Mancia" che combatte contro i famosi "mulini a vento", uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni tempo. In quest'opera, pubblicata in due volumi nel 1605 e nel 1615, l'autore prende di mira con l'arma della satira e dell'ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo; contrapponendo all'allampanato cavaliere, che immerso in una perenne insoddisfazione insegue un sogno esaltato e maniaco di avventure e di gloria, la figura del suo pingue ed umanissimo scudiero, incapace d'innalzarsi al di sopra della piatta realtà. La sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito come la lingua di Cervantes ed a lui è stato dedicato l'Istituto di lingua e cultura spagnola.

Cervantes fu anche soldato e marinaio di don Giovanni d’Austria, eroe e ammiraglio della battaglia di Lepanto. Nel settembre-ottobre 1573 fu a Trapani durante una sosta della flotta nella quale si era imbarcato sin dal 1571. Ed ecco che in un racconto delle “Novelas ejemplares” – con Leonisa e Ricardo, i due giovani protagonisti dell’Amante liberal, comparire anche Trapani, il suo mare, la sua gente.

Cervantes racconta del rapimento, da parte di un giovane nobile, di una bellissima donna trapanese, forse superiore a lui di ricchezze e di lignaggio. L'amore da parte della donna non era corrisposto perché ella era intenerita dalla corte di un altro giovanotto... Entrambi vengono rapiti dai turchi. Si salvano dopo molte peripezie, portando con se un tesoro, e l'innamorato, che già aveva offerto l'intero suo patrimonio, di alcune migliaia di ducati (o probabilmente scudi, come fa notare lo studioso Salvatore Accardi) , pur di liberare la bella, intende cedere l'oro quale omaggio per le future nozze della donzella, ma costei, persuasa dalla costanza e dalla generosità di lui, decide di sposarlo.

Così inizia la novella: Un gentiluomo da Trapani, città di Sicilia, chiamato Ricardo, vien preso da' turchi con Leonisa sua innamorata, per via d'uno stranissimo accidente. In quell'infelice principio la sorte si mostra così cruda ad ambedue che, mentre sono schiavi, ella adopera contro di essi ogni sua rigidezza. S'innamorano della schiava Leonisa alcuni turchi, signori di portata, e per farsene posseditori s'uccidono l'un l'altro. Et infine ella e Ricardo si salvano, carchi e ricchi delle spoglie de' loro padroni, e si maritano insieme.

Per saperne di più: 
http://cervantes.cab.unipd.it/public/testo/testo/codice/amante_n

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