30 nov 2016

SULLE TRACCE DEI TEMPLARI A TRAPANI ED ERICE


Alcuni anni dopo la loro fondazione, i Templari approdarono anche nel Regno di Sicilia. 

Questa scelta fu dettata dalla posizione geografica, dal momento che esso è stato da sempre crocevia tra Occidente ed Oriente e i suoi porti rappresentavano dei capisaldi per il traffico marittimo, militare e mercantile da e per la Terra Santa.

Al momento l’unico dato certo è che la Militia Christi s’insediò in Sicilia prima del 9 gennaio 1144, data in cui papa Celestino II sollecitò i prelati a proteggere e sostenere gli stanziamenti templari presenti sul territorio. L'espansione dell'Ordine avvenne secondo una logica ben precisa incline a privilegiare in primo luogo le località costiere, per poi procedere verso l'entroterra.
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Dal manoscritto del Pirri Sicilia Sacra disquisitionibus et notitiis illustrata, apprendiamo l’esistenza a Trapani della chiesa di San Giovanni Battista del Tempio, accanto ad essa sorgeva l’ospizio templare; dopo la sospensione dei Templari, nel 1312 la chiesa passò agli Ospitalieri e due anni dopo Federico III donò l’edificio agli agostiniani che dedicarono la chiesa a Sant’Agostino.

Particolarmente interessante risulta il rosone della chiesa ricco di simbolismo. Esso è scandito da dodici colonnine che si irradiano dall’anello centrale, dove vi è scolpito un Agnus Dei, simbolo presente anche sui sigilli templari.

Osservandolo meglio, non si può far a meno di notare che vi sono solo quattro trafori con fiori a otto petali; unendo questi fiori con una linea immaginaria otteniamo una croce e, non è un caso che il numero dei petali sia otto, in quanto la croce templare ha otto punte; tra i trafori troviamo anche tre sigilli di Salomone (Stella o Scudo di Davide, Esagramma) simbolo spesso presente sulle loro costruzioni, sotto uno di essi vi è scolpito Hermes, dio greco della conoscenza, chiaramente riconoscibile dall’elmo alato. 
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Esigui, purtroppo, sono i documenti giunti fino ai giorni nostri, pertanto essi devono essere intergrati con i “documenti di pietra” presenti su tutta l’Isola, testimoni muti del passaggio dei cavalieri rossocrociati.

Ne è un esempio la chiesa Matrice di Erice, dedicata alla Vergine Assunta, dove sul muro meridionale troviamo inserite nove croci. Questo esemplare di croce templare, secondo lo studioso Tim Wallace-Murphy, ha un profondo significato gnostico; ma ancor più importante, a nostro avviso, è il sigillo di Salomone sulla torre campanaria, presente, come detto precedentemente, su alcuni edifici appartenuti ai Templari.

(da www.siciliafan.it - Anima Templi in Sicilia di Angela Militi)

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