Incastonata come una gemma di rara bellezza, in uno scenario che magicamente riesce a mitigare la coesistenza di paesaggi di natura varia, la meravigliosa Trapani è cinta come un’opera d’arte da uno straordinario sviluppo costiero, che le fa da cornice contenendo bellezze naturali, pagine di storia e trasudando secoli di tradizioni marinare.
In un arco costiero di quasi venti chilometri è riassunto un inventario di bellezze naturali di rara unicità: dalla Riserva Naturale Orientata di Nubia, patrimonio ambientale inestimabile ed effigie della flora e della fauna locale, alle piramidi di oro bianco (il sale marino trapanese) che costellano le saline, passando per i vissuti impianti dismessi delle vecchie tonnare (Punta Tipa, San Cusumano, Bonagia) che lambiscono il mare decorato dalle meravigliose isole Egadi; dal pittoresco waterfront della città antica, dominata da cupole meravigliose che talvolta si mischiano agli oblò delle navi da crociera in sosta, alla passeggiata sulle antiche mura della città, sino al meraviglioso patrimonio spiaggistico che corre lungo tutta la costa.
A dominare la mediana ipotetica di questo percorso ideale si erge la Torre di Ligny, antico baluardo annoverato tra le cinque torri che vengono rappresentate nello stemma della città, l’estremo più occidentale della Sicilia.
Enumeriamo dieci delle immancabili tappe di questo straordinario percorso:
1) Riserva Naturale Orientata di Nubia: La riserva naturale integrale delle Saline di Trapani e Paceco è un’area protetta regionale istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.
1) Riserva Naturale Orientata di Nubia: La riserva naturale integrale delle Saline di Trapani e Paceco è un’area protetta regionale istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.
2) Saline: Il complesso delle saline di Trapani è uno degli elementi più caratteristici dell’intera città; aree verdi, mulini, storia, fauna, flora sono alcune delle parole chiave che caratterizzano e contraddistinguono questa straordinaria e meravigliosa zona.
3) Porto di Trapani: Il Viale su cui si attesta l’area portuale trapanese è una meravigliosa cartolina d’invito alla scoperta e alla conoscenza delle risorse e delle bellezze della città, visibile direttamente dal mare. Grazie alla sapiente attività dell’amministrazione comunale, che attraverso un’oculata opera di riqualifica è riuscita nell’intento di valorizzarla, nel 2003 è stata sede di una delle più importanti manifestazioni veliche di ordine mondiale: alla già citata America’s cup si sono succedute nel tempo occasione analoghe di entità minore.
4) Lazzaretto, Villino Nasi e il castello della Colombaia Il lunghissimo lungomare trapanese, curvandosi all’altezza dello storico porto peschereccio, sfocia in un ampio slargo dal quale è possibile raggiungere in breve tempo tre degli elementi più significativi della storia della città, seppur di epoche diverse: il Lazzaretto (antico centro di ricovero per gli ammalati gravi, oggi sede della Lega Navale), il Villino Nasi (residenza privata di Nunzio Nasi, Ministro del Regno d’Italia) e il castello della Colombaia (antica fortezza medievale trapanese, posta su un’isoletta all’estremità orientale del porto di Trapani).
5) Torre di Ligny e spiaggia Torre di Ligny é stata una torre di avvistamento di epoca spagnola, considerata oggi elemento caratterizzante e di richiamo nella mappa della città di Trapani. Il fortilizio a pianta quadrangolare si erge su uno scoglio, memoria di indispensabili interventi per la difesa della città contro le continue scorribande dei pirati barbareschi, ma anche segno di un orgoglioso gesto di protezione e custodia del territorio. Al suo interno nel 1983 fu istituito il Museo di preistoria, oggi denominato Museo civico Torre di Ligny, con al piano terra reperti preistorici e una sala archeologica marina. E’ possibile accedere direttamente al mare, grazie all’esistenza di sistemi di risalita che conducono direttamente alla scogliera: in questo punto è possibile fare il bagno al tramonto, ammirando Monte Erice e dalla parte opposta le isole Egadi.
6) Mura e spiaggia di Tramontana La spiaggia Mura di Tramontana si trova al di sotto delle caratteristiche mura della Trapani antica. Si può accedervi da Porta Ossuna o da una delle scale che scende dalla passeggiata sulle mura.
7) Passeggiata sulle mura Suggestiva e parecchio pittoresca risulta la passeggiata sulle antiche mura trapanesi, oggidì divenuta una dei più rilevanti bacini turistici, giacché ospita un gran numero di strutture ricettive e locali d’ogni sorta genere. La passeggiata culmina nella Piazza dell’ex mercato del pesce, uno degli elementi simbolici più importanti della storia della città.
8) Spiaggia di S. Giuliano Il litorale balneare, ricadente integralmente nel Comune di Erice, è parecchio esteso: una parte della spiaggia è completamente libera, mentre l’altra è composta da vari stabilimenti che offrono vari servizi (cabine, ombrelloni, bar, ecc).
9) Tonnara di San Cusumano: La tonnara di San Cusumano è un complesso industriale formato dalle antiche “Tonnare riunite di San Giuliano Palazzo e San Cusumano”, con annesso stabilimento conserviero, che si trova sul lungomare di Trapani in territorio del comune di Erice. Meno nota ma non per importanza è la Tonnara di Punta Tipa, distante dismessa in tempi antichi ed abbandonata al suo destino.
10) Spiaggia di Pizzolungo: Pizzolungo, è una frazione del comune di Erice. Grazie alle sue invidiabili coste e ai ricchi fondali marini, la località, è infatti una rinomata meta turistica dell’hinterland trapanese. E’ storicamente nota per essere il luogo dove secondo la leggenda approdò Enea quando morì il padre Anchise.
(da www.eventitrapani.it)
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