Parlando con la gente di Palermo tutti conoscono il Teatro Massimo.
Sanno dove è ubicato e financo chi lo ha fatto costruire. Non della storia del monumento intendiamo trattare ma di un enigma.
Chiediamo sempre ai palermitani se sono a conoscenza di una frase che è scolpita sul frontone del teatro. Senza indugio molti ce la recitano: “L’ARTE RINNOVA I POPOLI E NE RIVELA LA VITA. VANO DELLE SCENE IL DILETTO OVE NON MIRI A PREPARAR L’AVVENIRE“.
Bene siamo contenti ma… chiediamo ancora. Chi l’ha scritta ?
E’ qui che nasce l’enigna. Ne abbiamo sentite di cotte e di crude.
Pirandello risulta il più gettonato, poi Verga, Giuseppe Verdi (a cui invece è dedicata la piazza), qualcuno ha risposto Camilleri, che pur avendo una certa età non crediamo possibile che fosse presente all’epoca.
Altri la attribuiscono all’ultimo costruttore, Ernesto Basile oppure un Anonimo. Ma!!! L’arcano rimane.
Ci viene in soccorso Rosario La Duca che sciolse il rompicapo in un articolo del 29 aprile 1976.
Il grande storico di Palermo disse che c’erano sufficienti indizi per attribuire la paternità della frase al letterato, patriota, senatore del regno e sindaco di Palermo Francesco Paolo Perez.
Insieme a Ruggero Settimo e Vincenzo Fardella di Torrearsa fu tra i protagonisti dei moti del ’48 in Sicilia, finendo in carcere. Fervente autonomista propugnava una confederazione di stati italiani con ampio decentramento che partiva dai comuni (Un Raffaele Lombardo del ‘800 ? ).
Oltre ai già citati incarichi fu Ministro dei Lavori Pubblici del Regno D’Italia nel Governo Depretis II e Ministro dell’Istruzione Pubblica nel Governo Cairoli II.
E’ ricordato anche da un monumento, opera di D. De Lisi, nella chiesa di S. Domenico.
Anche se una risposta è stata fornita, per dovere di cronaca dobbiamo ricordare come la fervida fantasia della gente panormita di inizio secolo abbia partorito una seconda frase in dialetto, sulla falsa riga delle più famosa: ” L’ARTI RINNOVA I POPOLI E NNI LEVA LA VITA. VANU E’ TRAVAGGHIARI SI NUN CI SUNNU PICCIULI PI MANCIARI“.
Visti i tempi di crisi che corrono nulla di più appropriato.
(da http://www.blogsicilia.eu)
Nessun commento:
Posta un commento