La leggenda di Colapesce è un racconto dalle molte varianti di cui alcune risalgono al 1300. La leggenda narra di un certo Nicola con il diminutivo di “Cola” di Messina, figlio di un pescatore, soprannominato Colapesce per la sua abilità di muoversi in acqua. Quando tornò dalle sue numerose immersioni in mare raccontò le meraviglie che vide, e addirittura una volta portò un tesoro.
La sua fama arrivò al re di Sicilia ed imperatore Federico II che decise di metterlo alla prova. Il re e la sua corte si recarono pertanto al largo a bordo di un’imbarcazione. Per prima cosa buttò in acqua una coppa, e subito Colapesce la recuperò. Il re gettò allora la sua corona in un luogo più profondo, e Colapesce riuscì nuovamente nell’impresa. Per la terza volta il re mise alla prova Cola gettando un anello in un posto ancora più profondo, ma passò il tempo e Colaspesce non riemerse più.
Secondo la leggenda, scendendo ancora più in profondità Colapesce aveva visto che la Sicilia posava su 3 colonne delle quali una consumata dal fuoco dell’Etna, ed aveva deciso di restare sott’acqua, sorreggendo la colonna per evitare che l’isola sprofondasse. Ancora oggi Colapesce si trova nel fondo del mare a reggere l’isola.
(da http://www.blogsicilia.eu)
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