È impossibile pensare ai siciliani senza vedere per riflesso l’aria mediterranea che li avvolge, la sagoma dei fichi d’India e delle piante tropicali, senza sentire quasi il profumo della zagare, che d’estate addormentano i sensi in un nirvana senza risvegli.
Nel silenzio solatio delle campagne squallide, nella costa rocciosa e scabra, in questo suolo che per lunghe distanze ignora la presenza di persona viva, possiamo scorgere lo scenario più adatto, o piuttosto l’unico scenario plausibile, delle passioni incomposte dell’isolano e della tragedia insita nella sua esistenza.
(da Cos’è questa Sicilia?, Sellerio, 1996. Cit. in mostra Di là del Faro– Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 – 9 gennaio 2015)
(da http://www.blogsicilia.eu)
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