Per capire chi siamo abbiamo bisogno degli altri. Ciò vale per i singoli come per i popoli. In questo post ho voluto inserire alcune frasi sui siciliani di uomini e donne famose con radici culturali molto distanti dall’isola.
Friedrich Engels (Barmen, 28 novembre 1820 – Londra, 5 agosto 1895) è stato un economista, filosofo e politico tedesco, fondatore con Karl Marx del materialismo storico e del materialismo dialettico.
“In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la Sicilia e i siciliani. Quasi dal tempo in cui Polifemo passeggiava intorno all’Etna, o in cui Cerere insegnava ai siculi la coltivazione del grano, fino ai giorni nostri, la Sicilia è stata il teatro di invasioni e guerre continue, e di intrepida resistenza. I siciliani sono un miscuglio di quasi tutte le razze del sud e del nord; prima dei sicani aborigeni con fenici, cartaginesi, greci, e schiavi di ogni parte del mondo, importati nell’isola per via di traffici o di guerre; e poi di arabi, normanni, e italiani. I siciliani, durante tutte queste trasformazioni e modificazioni, hanno lottato, e continuano a lottare, per la loro libertà.”
Maro Tullio Cicerone, celebre politico e scrittore romano (Arpino, 3 gennaio 106 a.C. –Formia, 7 dicembre 43 a.C.) . Egli conosceva a mio avviso la vera natura dei sicilani, perché scrive:
“Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant” (Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani, essi lo commenteranno con una battuta di spirito).
Giovanni Paolo II al secolo Karol Józef Wojtyła(1920 – 2005), papa polacco della Chiesa cattolica.
Un popolo di autentici lavoratori, il cui senso religioso ha ispirato ed orientato nei secoli la vita familiare… Un popolo intelligente, coraggioso, inventivo, che vive in una realtà fatta insieme di progresso e di sottosviluppo; di impegno per la pace e di violenza assurda; di apprezzamento e di difesa perla vita e per la famiglia, ma anche di episodi di esplosione, di morte e di odio…”
Francine Prose (1947), scrittrice statunitense.
È facile essere felici in Sicilia, ma è un’operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana.
Joseph Hermann von Riedesel (1740 – 1785), viaggiatore e scrittore tedesco.
“Mio caro amico: io ho creduto dover terminare qui il viaggio, intorno alla Sicilia. Prima d’abbandonare quest’isola, vi voglio fare una breve descrizione dei suoi abitanti, di cui si raccontano tante cose che fan poco onore al loro cuore e al loro carattere, e che non ispirano affatto fiducia. Questa nazione, così come tutti i popoli orientali, ha grande finezza, grande penetrazione, grandi talenti; ma essa, nello stesso tempo è molto portata a quella inclinazione alla voluttà, a quello spirito di astuzia e di artifizi che sembrano generalmente aumentarsi, a misura che avanzarsi verso il mezzogiorno.”
(da http://www.blogsicilia.eu)
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