Trapani nel medioevo fu una città cosmopolita...
molti "stranieri" ma anche tante famiglie nobili siciliane prestigiose, come per esempio i Chiaramonte, una delle più importanti della Sicilia, si trasferirono a Trapani perchè qui avevano i loro affari.
Si deve ai Chiaramonte la costruzione dell'acquedotto, detto appunto "chiaramontano", che portava l'acqua da Erice a Trapani sino a Piazza Saturno (piazza Sant'Agostino), dove ancora oggi c'è la fontana in ricordo prorpio dell'evento.
L'aquedotto correva in corrispondenza dell'attuale Via Archi e la stessa prende il nome proprio dall'acquedotto che era ad archi.
Era l’anno del Signore 1342 quando la famiglia Chiaramonte fece costruire l’acquedotto che portava in città l’acqua potabile proveniente da una sorgente sita in una loro proprietà vicino Erice, allora denominata Chiaramonta (oggi Chiaramosta).
In questa occasione il Senato festeggiò l’avvenimento con la costruzione della fontana, costituita da tre conchiglie di marmo, sormontate da un conchiglione da cui sgorgava l’acqua.
Nel 1603, come si legge nella iscrizione, essa venne restaurata, il muro impermeabilizzato e venne costruita una conduttura che andava dentro il Serraglio S. Agostino per abbeverare le bestie. Si evitava così tale indecoroso spettacolo e che l’acqua si spandesse nella elegante Via degli scultori (ora Torrearsa) che era stata da poco lastricata. Ulteriori modifiche furono apportate nel 1871, e così la fontana è giunta fino a noi.
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