Tivitti è un gioco semplice e si usa soprattutto per insegnare ai bambini a riconoscere le carte. Si gioca in due e lo scopo del gioco è rimanere senza carte.
Si dividono le carte tra i due giocatori, che, a turno, ne prendono una dal proprio mazzo (*). Se la carta girata è immediatamente superiore o inferiore a quella mostrata sulla pila dell’avversario, deve essere spostata su questa, indipendentemente dal seme. Vedremo fra poche righe come si forma una pila scoperta davanti al giocatore. Se invece la carta girata è un asso o una immediatamente successiva ad una dello stesso seme già presente sul tavolo, deve essere posizionata scoperta su quest’ultima. Sul tavolo si vengono a formare così quattro pile, una per ogni seme, oltre alle pile e ai due mazzetti davanti ai giocatori, come in figura.
Se non si verifica una delle situazioni descritte sopra, il giocatore posiziona la carta scoperta davanti a sè e il turno passa all’avversario, altrimenti continua a girandone un’altra. Quando non ci sono più carte coperte nel proprio mazzetto, si capovolge la pila di carte scoperte e si continua.
Attenzione! Se si sposta una carta non seguendo le regole del gioco, si commette un errore e l’avversario lo farà notare dicendo “Ti vitti!” (ti ho visto). L’errore obbliga il giocatore a rimettere la carta, coperta, sul proprio mazzo cedendo il turno all’avversario.
Attenzione! Non si deve prendere la carta dal proprio mazzo se si può spostare quella scoperta sulla pila dei semi, altrimenti si ricade nel Ti vitti!
Attenzione! Si puó gridare Ti vitti! solo dopo che il giocatore ha lasciato la propria carta, non un millisecondo prima.
Ci sono diverse varianti, il tivitti a salire e scendere, o solo a salire, o solo a scendere, o anche la versione adattata per più giocatori. E’ un gioco tradizionale, ma adatto ai tempi moderni.
(da rumpiteste.wordpress.com)
Nessun commento:
Posta un commento