La Sicilia può esser considerata meritatamente patria della cultura e della civiltà visto che ha dato i natali a scultori, poeti, filosofi, santi e scrittori dalla fama indiscussa.
Ogni provincia ha i suoi cittadini illustri degni di lode ed ottimi esempi di impegno culturale e civile. Personaggi grandi che hanno fatto grande la nostra isola. La loro opera, la loro fama ha oltrepassato la spessa muraglia che divide la Sicilia dal resto del mondo. Marcano profondamente la nostra identità. Sono stati o sono tuttora l’orgoglio della nostra Terra.
SCRITTORI
Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle in provincia di Agrigento nel 1921 – Scrittore e regista ha messo in scena più di cento opere, tra cui molti lavori di Pirandello. Ha lavorato anche per la radio e la televisione: ciclo dedicato al teatro di Eduardo (RAI) e le serie poliziesche del Commissario Maigret di Simenon e del Tenente Sheridan. Il suo esordio come romanziere si ha nel 1978 con Il corso delle cose, primo della serie dei romanzi "storici" e nel 1980 pubblica Un filo di fumo (premio Gela). Seguono: La strage dimenticata, La stagione della caccia, La bolla di componenda, Il birraio di Preston (premio Vittorini), La concessione del telefono, La mossa del cavallo (premio Elsa Morante). Infine i cinque romanzi che hanno come protagonista il commissario Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1998, premio Flaiano), La gita a Tindari (2000).
Antonio Veneziano, nato a Monreale in provincia di Palermo (1603-1647) – Poeta e scrittore, famoso per i suoi “Proverbi” e per le poesie in dialetto siciliano. Le sue opere sono contenute nel volume Celia.
Carlo Alberto Garufi, nato a Palermo (1868-1958) – Ha pubblicato studi di storia siciliana, come il “Contributo alla storia dell’Inquisizione di Sicilia nei secoli XVI e XVII”.
Cielo D’Alcamo, nato ad Alcamo in provincia di Trapani (prima metà del sec. XIII) – Rimatore siciliano del 1200, autore dell’opera dialettale-giullaresca Il Contrasto dal luminoso inizio Rosa fresca aulentissima…
Domenico Scinà, nato a Palermo (1765-1837) – Docente di Fisica all’Università di Palermo. La sua opera maggiore: “Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. XVIII”.
Elio Vittorini, nato a Siracusa (1908-1966) – Scrittore tendenzialmente antifascista, tra le sue opere Piccola borghesia (1931), Il garofano rosso (1933-34); Nei Morlacchi - Viaggio in Sardegna (ovvero: Sardegna come un'infanzia) (1936); Conversazione in Sicilia (1938-39); Uomini e no (1945); Le donne di Messina (1949); Erica e i suoi fratelli - La garibaldina (1956). A lui è dedicato uno degli otto Parchi Letterari in Sicilia denominato “Conversazione in Sicilia”. Sito internet: http://www.parchiletterari.com/vittorini/
Ercole Patti, nato a Catania (1904-1976) – Scrittore e giornalista. Il suo primo successo letterario gli venne con Quartieri alti (1940), mentre Un bellissimo novembre del 1967 fu salutato come il suo romanzo più felice.
Gesualdo Bufalino, nato a Comiso in provincia di Ragusa (1920-1996) – Romanziere. Nel 1981 vince il premio Campiello con Diceria dell'untore. Altre sue opere: Museo d'ombre, Dizionario dei personaggi di romanzo da Don Chisciotte all'Innominabile, e le poesie de L'amaro miele (1982); Argo il cieco ovvero I sogni della memoria (1984),Cere perse (1985), L'uomo invaso (1986), Il malpensante, lunario dell'anno che fu (1987), La luce e il lutto (1988), Le menzogne della notte (1988); Saline di Sicilia (1988), Calende greche e Saldi d'autunno(1990), Qui pro quo, Il Guerrin Meschino e Rondo della felicità (1991), il libro fotografico Il tempo in posa. Immagini di una Sicilia perduta (1992). Negli ultimi anni di vita pubblica Bluff di parole (1994), Il fiele ibleo, I languori e le furie (1995), e Tommaso e il fotografo cieco ovvero il patatràc (1996).
Giuseppe Galeno, nato a Palermo (1605-1680) – Alcuni suoi scritti: “La Spagna riconquistata” e “Rosalia trionfante”.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nato a Palermo (1896-1957) – Duca di Palma e principe di Lampedusa. Scrisse “Il Gattopardo” pubblicato, postumo, l’11 novembre 1958 da Feltrinelli, con il quale nel 1959 vinse il premio Strega. Altre sue opere sono: Racconti (1961), le Lezioni su Stendhal (1977) e Invito alle lettere francesi del Cinquecento (1979). La sua importanza è stata riconosciuta anche attraverso l’istituzione di un Parco Letterario in Sicilia a lui dedicato, denominato “Il Gattopardo”. Sito internet: http://www.parchiletterari.com/tomasi/
Giuseppe Villaroel, nacque a Catania nel 1889 e morì a Roma nel 1965.
Fu poeta, letterato, romanziere e saggista. Fondò a Catania le riviste Matelda nel 1910 e Siciliana nel 1914. A partire dal 1919, attraverso la istituzione del Giornale dell'isola letterario, un supplemento al Giornale dell'isola, diede ampio spazio ad articoli di noti scrittori come Croce, D'Annunzio, Deledda, ecc. Come romanziere scrisse due romanzi: Amarsi a Viareggio e La donna e il vortice. Nel 1957 pubblicò Via Etnea, una serie di saggi e racconti sulla Catania del primo novecento. La sua produzione più numerosa riguarda i 12 volumi di versi tra i quali ricordiamo: Pei chiostri dell'anima, La tavolozza e l'oboe, Il cuore e l'assurdo, Quasi vento d'aprile.
Giuseppina Landolina, nata a Villafrati in provincia di Palermo, dove vive e lavora come educatrice presso l’asilo comunale. Con il romanzo Il figlio di Giove è al suo esordio letterario.
Giovanni Verga, nato a Vizzini in provincia di Catania (1840-1922) – Massimo esponente del Verismo. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Una peccatrice, Storia di una capinera, Eva, Eros, Tigre reale, , Nedda, Il marito di Elena, Vita dei campi, Novelle rusticane. I suoi capolavori: I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo. Altre opere: Le Novelle, Per le vie, Arce. I drammi: Cavalleria Rusticana, In portineria, Dal tuo al mio. A Giovanni Verga è stato dedicato un Parco Letterario che prende il nome dal suo più famoso romanzo “I Malavoglia”. Sito internet:http://www.parchiletterari.com/verga/
Ignazio Buttitta, nato a Bagheria in provincia di Palermo (1899-1997) – Scrittore e poeta dialettale. Tra le sue opere ricordiamo: Sintimintali (1923), Lu pani si chiama pani ( 1954), Io faccio il poeta (1972- premio Viareggio), Il poeta in piazza (1974), Le pietre nere (1983).
Leonardo Sciascia, nato a Racalmuto nell’entroterra Agrigentino (1921-1989) – Scrittore anticonformista fu il primo a denunciare con lucidità critica i mali della Sicilia. Tra le opere di narrativa e saggistica ricordiamo: Favole della dittatura (1950), Pirandello e il pirandellismo (1953), Le Parrocchie di Regalpetra (1956), Gli zii di Sicilia (1958), Il giorno della civetta ( 1961), Pirandello e la Sicilia (1961), Il Consiglio d’Egitto (1963), Morte dell’Inquisitore (1964), A ciascuno il suo (1966), La corda pazza (1970), Il contesto (1971), Il mare colore del vino (1973), Todo Modo (1974), La scomparsa di Majorana (1975), I pugnalatori (1977), Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia (1977), L’affare Moro (1978), Nero su nero (1979), Dalle parti degli infedeli (1979), Il teatro della memoria (1981), Occhio di capra (1984), Stendhal e la Sicilia (1984), Cronachette (1985), Porte aperte (1987), Il cavaliere e la morte (1988), Una storia semplice (1989), A futura memoria (se la memoria ha un futuro) (1989). A Leonardo Sciascia è stato dedicato il Parco Letterario "Le Parrocchie di Regalpetra". Sito internet:http://www.parchiletterari.com/sciascia/
Luigi Pirandello, nato ad Agrigento (1867-1936) – Scrittore, drammaturgo e narratore, nel 1934 ebbe il più grosso riconoscimento a livello mondiale del suo talento con l’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura. Tra i romanzi ricordiamo L’esclusa (1901), Il turno (1902), Il fu Mattia Pascal (1904), I vecchi e i giovani (1909 prima parte, 1013 seconda parte), Suo Marito (1911), Si gira…(1915). Tra le opere teatrali: Pensaci Giacomino!, Liolà (1916); Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Il piacere dell'onestà (1917); Ma non è una cosa seria e Il gioco delle parti (1918) e nel 1921 il suo capolavoro “Sei personaggi in cerca d'autore”. La sua produzione teatrale prosegue con Enrico IV e Vestire gli ignudi (1922); L'uomo dal fiore in bocca ( 1923); Ciascuno a suo modo (1924); Questa sera si recita a soggetto (1930). Nel 1926 viene pubblicato il romanzo Uno, nessuno e centomila e nel 1928 il dramma La nuova colonia. A lui è dedicato un Parco Letterario in Sicilia dal nome “Nel cerchio del caos”. Sito internet: http://www.parcopirandello.it/
Nino Savarese, nato ad Enna (1882-1945) – Narratore e saggista, scrisse diversi romanzi e novelle tra cui: Novelle dell'oro (1913), L'altipiano (1915), Pensieri e allegorie (1920), Singolari avventure (1936), narrazioni liriche quali Gatteria (1925) e Malagigi (1929). Altre opere: Sogno di una vita breve, I sette dormienti, Filippa, Morte di un porco, Rossomanno (1935) e I fatti di Petra (1937). Per celebrare la sua memoria è stato a lui dedicato l’ottavo parco letterario in Sicilia “Altopiano”. Sito internet: http://www.parchiletterari.com/savarese/
Pietro Mignosi, nato a Palermo (1895-1937) – Alcuni suoi scritti: “Il prossimo”, “L’azzalora”, “Perfetta letizia”.
Saba Cloos, nata a Palermo, giallista, il suo ultimo romanzo Delitto a Palermo edito nel 2002 da Dario Flaccovio Editore.
Salvatore Quasimodo, nato a Modica in provincia di Ragusa (1901-1968) – Scrittore e poeta, nel 1959 gli viene assegnato il premio Nobel per la Letteratura. Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo la raccolta di poesie Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Odore di eucalyptus (1932) con il quale vince il premio dell’Antico Fattore a Firenze, Erato e Apòllion (1936), Poesie (1938), Ed è subito sera (1942), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1956), La terra impareggiabile (1958), Il poeta e il politico (1960), Dare e avere (1966). A lui è dedicato il Parco letterario “La terra impareggiabile”. Sito internet: http://www.parchiletterari.com/quasimodo/
Simonetta Agnello Hornby, nata a Palermo, 56 anni, ha vissuto per trent’anni a Londra dove ha svolto la professione di avvocato. Il suo primo romanzo La Mennulara (edito da Feltrinelli nel 2002).
Stefano D’Arrigo, nato ad Alì Terme in provincia di Messina (1919-1992) – Tra le sue opere una raccolta di poesie Codice Siciliano (1957), il capolavoro che lo ha reso famoso Horcynus Orca (1975) e il romanzo La cima delle nobildonne ( 1985). All’autore è stato intitolato il Parco Letterario “Horcynus Orca”. Sito internet: http://www.parchiletterari.com/darrigo/
Vincenzo Auria, nato a Palermo (1625-1710) – Cancelliere del regno di Sicilia. Scrisse “Historia delli Viceré di Sicilia dal 1409 al 1697”.
Vincenzo Consolo, nato a S. Agata di Militello in provincia di Messina (1933-) Romanziere e saggista dal 1968 vive e lavora a Milano. Ha pubblicato numerosi romanzi, ambientati soprattutto in Sicilia. Ha vinto il Premio Pirandello per il romanzo Lunaria nel 1985, il Premio Grinzane Cavour per Retablo (1988), il Premio Strega (Nottetempo, Casa per casa, 1992) e il Premio Internazionale Unione Latina (L’olivo e l’olivastro, 1994). Il suo ultimo libro Lo spasimo di Palermo (1998).
Vincenzo Littara, nato a Noto in provincia di Siracusa (1550-1602) - Poeta, storico e filologo illustre, autore del “Derebus Netinis”.
PITTORI
Andrea Giovanni Lo Bianco, visse a Comiso nella prima metà del XVI sec. Oggi è possibile ammirare alcuni suoi affreschi in alcune chiese di Palermo.
Antonello da Messina, nato e morto a Messina (1430 – 1479), diede vita al rinnovamento artistico del sud d’Italia. Fu a Venezia ed anche a Milano. Fu influenzato dai pittori fiamminghi, adottando per primo in Italia la pittura ad olio, e da Piero della Francesca. Sue opere: la Crocifissione di Bucarest, La visita dei tre angeli ad Abramo e S. Girolamo penitente, le Annunziate, il Salvator Mundi ed inoltre la Pala di S. Cassiano e l’Annunciazione Oggi alcune sue opere sono esposte all’estero: Madonna col Bambino alla National Gallery di Washington e S. Girolamo nello studio a Londra.
Antonio Crescenzio, nato a Palermo nel 1400. Dipinse prima del grande Michelangelo un “Giudizio Universale”, oggi distrutto.
Corradino Frateantonio, nato ad Avola in provincia di Siracusa (1941) vive a Roma. Ha iniziato la sua attività artistica con la scenografia teatrale e cinematografia. Oggi espone i suoi dipinti in tutto il mondo. Nelle sue opere in cui descrive la terra di Avola tramite cerimonie, usi e costumi, è evidente l’influenza di Renato Guttuso e di Giuseppe Migneco.
Francesco Manno, nato a Palermo (1874 – 1831). Dipinse affreschi in Sicilia e a Roma (Palazzo Quirinale).
Giacinto Calandrucci, nato a Palermo (1646 – 1709). Fu allievo di Carlo Maratta e di Pietro del Po. Le sue opere si trovano oggi in molte Chiese di Roma (S. Bonaventura, S. Cecilia). Un quadro della Madonna dell’artista è presente nella chiesa di S. Salvatore di Palermo.
Gioacchino Martorana, nato a Palermo (1735 – 1779) figlio di Pietro Martorana, lavorò a Roma e in Sicilia. Fu influenzato dal Rococò francese, alcuni suoi affreschi si trovano a Palazzo Comitini, a Palazzo Costantino e a Palazzo Butera.
Giuseppe Migneco, Nato a Messina (1903 – 1997) si trasferì a Milano per iscriversi alla Facoltà di Medicina ma nella città lombarda si dedicò alla pittura. Insieme a Treccani e Guttuso partecipò al movimento di "Corrente". Espose alla Biennale di Venezia.
Negli anni ’70 sprofondò in una depressione, da cui si riprese nel 1982. I titoli di molti suoi dipinti rispecchiano questa fase: "Ultimo saluto", "Grande tunnel", "La stanza vuota", "Gli ospiti non arrivano più".
Giuseppe Sciuti, nato a Zafferana Etnea in provincia di Catania (1834 – Roma 1911) fu famoso come pittore di sipari in cui si distinse per le ambientazioni greco romane dell’Italia post unitaria (Teatro Massimo di Palermo e Bellini di Catania).
Natale Attanasio. L'eclettico pittore umanitarista, è nato nel 1846 a Catania ed è morto nel 1923 a Roma, a 77 anni .
Scrive S. Nicolosi: " A spese dell'ammnistrazione civica catanese,per 4 anni (1873-1977) studiò a Napoli col pittore Morelli. Poi si stabilì a Roma. Espose alla Promotrice di Napoli, a trent'anni, il suo primo quadro, Il Pensiero Dominante ; ma, tolta questa e poche altre,le sue opere si snodano su una tematica di dolore e di disperazione; e perciò fu detto "il pittore dei soggetti tristi". Nei titoli delle sue tele c'è la sintesi di questa predilezione: Ricchezza e miseria, Lagrime e delitti, L'orfano dell'Annunziata, Sunt lacrimae rerum (il capolavoro). Questo capolavoro che gli costò una fatica insolita per un pittore, anche il più coscienzoso:
due volte la settimana, per tutto un anno. Attanasio, che aveva allora 38 anni e si era definitivamente stabilito nella capitale,bussava al portone d'un manicomio femminile. In quella "fossa dei serpenti" studiava le espressioni e gli atteggiamenti delle ricoverate,annotandoli,di volta in volta,in uno schizzo a matita o a pastelli colorati ..........Il quadro fu esposto a Torino nell' 84 e otto anni dopo a Palermo, dove si trova oggi nella Galleria nazionale .Attanasio ne dipinse una copia,sperando che la acquistasse la GAM di Roma,ma poichè le trattative andavano per le lunghe, regalò il quadro al Comune di Catania .
La tela si trova al Castello Ursino . Con qualche enfasi, i contemporanei Lo definiscono "ottimo colorista".
Giuseppe Velasquez, nato a Palermo e vissuto nel XVIII secolo, è di origine spagnola.
Girolamo Alibrandi, nato a Messina (1470 – 1525) fu allievo di Antonello da Messina e di Leonardo da Vinci. Nella Cattedrale di Messina si può ammirare la sua bellissima opera “Purificazione della Santa Vergine”.
Michele Rapisardi, nato a Catania (1822 – 1866), ha dipinto scene della storia siciliana. Oggi nella strada in cui visse a Catania è presente una targa in cui lo si definisce pittore corretto ed elegante. Castel Ursino di Catania è presente la sua opera “I Vespri siciliani”.
Olivio Sozzi, nato a Catania (1690 – 1765). Si trasferì a Roma dove lavorò presso la bottega del Conca. All’interno della Chiesa della Trinità di Catania sono presenti alcune sue opere: il Battesimo di Gesù nel primo altare a destra, una Crocefissione e La Trinità appare a S. Benedetto.
Paolo Vetri, nato ad Enna (1855 – 1937). I suoi affreschi si trovano nel Duomo di Nola, a Napoli e a Palermo.
Pietro Novelli, nato a Monreale in provincia di Palermo (1603 – 1647) e per questo fu chiamato il Monrealese. È probabilmente il più importante pittore del Seicento siciliano. Fu influenzato dal Van Dick e dal Ribeira. Nell'Abbazia benedettina di San Martino delle Scale si trova S. Benedetto distribuisce la regola e a Palermo nella Chiesa del Gesù il Miracolo di S. Filippo.
Renato Guttuso, nato a Bagheria in provincia di Palermo (1911 – 1987). Inizia a dipingere giovanissimo copiando i paesaggisti siciliani dell’800. Nel 1931 partecipa alla Quadriennale Nazionale d'Arte Italiana a Roma. Protagonista del Realismo Italiano, nel 1933 subisce la censura fascista per un articolo su Picasso e cessa la sua collaborazione con il giornale l'Ora di Palermo. Nella sua vita strinse amicizia con altri grandi artisti (Fontana, Manzù, Sassu) ed intellettuali (Salvatore Quasimodo, Elio Vittoriani, Alberto Moravia). Alcune sue opere sono oggi esposte nella Galleria Comunale d’Arte contemporanea di Bagheria che ha sede a Villa Cattolica. Da ricordare tra i dipinti più famosi “la Vucciria” che riproduce l’atmosfera dello storico mercato palermitano.
Rocco Lentini, nato a Palermo nel 1858 e morto nel XX secolo. Fu pittore, decoratore e studioso di arte siciliana. Sue sono le decorazioni del Teatro Massimo e del Politeama Garibaldi.
Tommaso Laureti, nato a Palermo (1530 – 1602) conosciuto come il Siciliano, fu pittore manierista ed architetto allievo di Sebastiano del Piombo. Sua opera è la volta della Sala di Costantino in Vaticano e, sempre a Roma, l’affresco della sala dei Capitani nel Palazzo dei Conservatori. Lavorò anche a Bologna.
Vincenzo Ainemolo, nato a Palermo, conosciuto come il Romano, morì nel 1552 mentre la sua data di nascita è sconosciuta. Fu seguace di Raffaello.
Vito D’Anna, nato a Palermo (1720 – 1769). Grande decoratore del ‘700 siciliano. Alcune sue tele sono esposte al Museo Diocesano di Palermo altre sono visibili nelle chiese del capoluogo siciliano.
SCULTORI
Antonello Gagini, nato a Palermo (1478 – 1536). È uno dei più importanti scultori siciliani. Sue opere sono la decorazione dell'abside maggiore della Cattedrale di Palermo, la Tribuna di Santa Cita e, nel Duomo di Pollina, un bassorilievo a mezzo tondo raffigurante la Madonna della Grazia e il gruppo scultoreo della Natività.
Benedetto Civiletti, nato a Palermo (1846 – 1903). Allievo di G.Duprè, sue opere sono il monumento a Vittorio Emanuele II nel piazzale Giulio Cesare a Palermo e uno dei “Leoni” del Teatro Massimo.
Domenico Trentacoste, nato a Palermo (1859 – 1933 Firenze). Fu anche ritrattista e si ispirò al mondo classico. Lavorò a Parigi. Tra le sue opere la Derelitta, esposta al Museo Revoltella di Trieste, che, ricevette il primo premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1895.
Ettore Ximenes, nato a Palermo (1855 – 1926 Roma) e figlio di Antonio Ximenes, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Palermo si trasferisce a Napoli dove studia pittura e scultura. Alla fine del XIX secolo si avvicina allo stile liberty. Ha esposto le sue opere all'Esposizione Universale di Parigi (1878) e alla Biennale di Venezia (1905 e 1909) e ha ricevuto molti riconoscimenti. Ad Urbino dirige l'Accademia Raffaello Sanzio e prende la cattedra di Scultura. Da ricordare, tra le sue opere, il Monumento a Garibaldi per la città di Pesaro e il Mausoleo Belgrano di Buenos Aires.
Filippo Pennino, nato a Palermo (1755 – 1801) scolpì la Fontana con Tritone e Puttini nella Villa della principessa di Trabia e l’Angelo all’ingresso nell’Oratorio di S. Filippo Neri.
Francesco Messina, nato nel 1900 a Linguaglossa in provincia di Catania, vive a Milano. Scultore realista, a Genova frequentò i corsi serali all'Accademia Lingustica di Belle Arti. Nel 1922 ha partecipato alla Biennale di Venezia. Fu titolare di scultura all'Accademia di Brera e oggi le sue opere sono esposte nelle più importanti Gallerie d'Arte Moderna del mondo.
Gaetano Pennino, nato a Palermo (XVIII – XIX sec.) figlio di Filippo Pennino, scolpì con il padre la Fonte Battesimale nella navata laterale settentrionale della Cattedrale.
Giacomo Amato, nato a Palermo (1643 – 1732). Studiò a Roma e di questo periodo rimangono alcuni suoi disegni presso il Museo Nazionale di Palermo. Fu anche architetto e la sua opera più importante è la Chiesa della Pietà a Palermo. Da ricordare anche la Chiesa di santa Teresa alla Kalsa.
Giacomo Serpotta, nato a Palermo (1656 – 1732) nel popoloso quartiere della Kalsa da Gaspare scultore rimane orfano di padre a 14 anni. Il primo incarico ricevuto dal Serpotta fu la decorazione di due cappelle della chiesa del Carmine maggiore. Gli oratori decorati a Palermo dal Serpotta: l'Oratorio di S. Lorenzo, l'Oratorio del Rosario in S. Domenico, e l'Oratorio del Rosario in S. Cita e l’Oratorio di S, Francesco di Paola. Altre sue opere sono le statue allegoriche della basilica di S. Francesco (1723) e la decorazione plastica del presbiterio della Chiesa di S. Matteo di cui rimangono soltanto due statue.
Giuseppe Frattallone, nato a Caltanissetta (1832 – 1874). Studiò a Firenze. Tra le sue opere L'ora dello studio esposta nel Museo Civico della città nissena.
Mario Rutelli, nato a Palermo (1859 – 1941), allievo di Monteverdi, sue opere sono il gruppo equestre del Politeama, un leone del Massimo, il Leone di Caprera di Via Libertà e la Fontana del Tritone a Monreale. La sua opera più importante è comunque la fontana delle Naiadi (1901) con quattro gruppi di bronzo che rappresentano la Ninfa dei laghi con il cigno, la Ninfa dei Fiumi, la Ninfa degli oceani, la Ninfa delle acque sotterranee e il gruppo del "Glauco” aggiunto nel 1912.
Michele Tripisciano, nato a Caltanissetta (1860 – 1913) le sue sculture sono a Roma (le statue di Paolo e di 0rtensio nel Palazzo di Giustizia, il monumento al poeta Giuseppe Gioacchino Belli). Nella città di nascita il monumento a re Umberto I.
Rosario Bagnasco, nato a Palermo e vissuto nel 1800 fu allievo di Duprè e di Monteverdi.
ARCHITETTI
Ernesto Basile nato a Palermo (1857-1932) – Uno dei maggiori esponenti del modernismo internazionale. Tra le sue opere ricordiamo il completamento degli interni del Teatro Massimo di Palermo (opera iniziata dal padre Giambattista), Padiglioni dell’Esposizione Nazionale di Palermo (1891-92), in stile arabo-normanno, Palazzo Francavilla (1893), in stile neo-rinascimento. In stile liberty sono: Villino Florio e Villa Igiea, entrambi realizzati per i Florio alle soglie del nuovo secolo, Palazzo Utveggio (1901), Villino Ida (1904), lo Stand Florio per il tiro al piccione (1906), Villino Lentini a Mondello (1910), la Cassa di Risparmio in piazza Borsa (1912), il Monumento commemorativo in piazza Vittorio Veneto (1911-31), il Palazzo delle Assicurazioni Generali Venezia (1913), il Kursaal Biondo (1913), l’ampliamento del Villino Favaloro (1914), il Chiosco Ribaudo in piazza Castelnuovo (1916). In Sicilia ricordiamo il Teatro di Canicattì (1899), il Municipio di Licata (1904), Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno (1906), Palazzo Manganelli a Catania (1907), la Centrale elettrica di Caltagirone (1907), la Cappella Ciuppa nel cimitero di S. Agata di Militino, gli edifici della Cassa di Risparmio di Trapani (1918) e Messina (1926-27). Oltre lo Stretto troviamo a Roma il Palazzo Montecitorio, le palazzine Vanoni (1902) e Rudinì (1903) ed a Reggio Calabria il Palazzo Municipale (1914).
Filippo Juvara nato a Messina (1678-1736) – Fu uno dei maggiori architetti italiani del Settecento. Lavorò per molto tempo a Torino al servizio di Vittorio Emanuele II. Molte sono le opere di Juvara, tra le quali ricordiamo Palazzo Madama, la Basilica di Superga,la palazzina di caccia di Stupinigi, i Castelli di Rivoli e di Venaria. Egli operò anche in Spagna alla corte di Filippo V, progettando il Palazzo Reale di Madrid.
Giambattista Basile nato a Palermo (1825-1891) – Architetto, padre di Ernesto. Iniziò la costruzione del Teatro Massimo di Palermo, completata successivamente dal figlio. Altre sue opere sono il Giardino pubblico di Caltagirone, il cimitero di Monreale, il Teatro lirico di Agrigento, il Teatro di Marsala.
Giovan Biagio Amico nato a Trapani nel palazzo che oggi è sede dell’Azienda provinciale per il Turismo (1684-1754) disegnò la facciata della Chiesa del Purgatorio nella città natale, fornendo un’interpretazione personale del barocco.
Giuseppe Venanzio Marvuglia nato a Palermo (1729-1814) – Allievo del Vanvitelli a Roma, a lui si deve l'ingrandimento della chiesa di San Martino delle Scale, l'oratorio di Sant'Ignazio all'Olivella (Palermo) e la villa del Principe di Belmonte, la Palazzina Cinese nel parco della Favorita a Palermo e Villa Villarosa a Bagheria eretta alla fine del 700.
Giovanni Battista Vaccarini nato a Palermo (1702-1769) – Grande architetto palermitano, lavorò a lungo per la ricostruzione di Catania dopo il terremoto del 1693. Portatore di un barocco meno ampolloso e più contenuto di quello di altri, innumerevoli sono le opere che ci ha lasciato, ma il suo capolavoro è la Chiesa della Badìa di Sant'Agata, edificata in Piazza Duomo, proprio dove costruì in seguito la fontana dell'Elefante ed il Palazzo Senatorio. Su corso Vittorio Emanuele realizzò i Palazzi Valle e Serravalle; su via Crociferi la Chiesa di San Giuliano; in piazza degli Studi partecipò ai lavori dell'Università e del Palazzo Di Sangiuliano; realizzò ancora il Collegio Cutelli, Casa Vaccarini, la biblioteca del Monastero dei benedettini e la Badìa delle monache di San Benedetto.
Matteo Carnelivari nato a Palermo (sec. XV) - L’architetto che ha segnato il passaggio al rinascimento italiano. Le sue opere più importanti sono i palazzi Aiutamicristo e Abatellis di Palermo.
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