16 feb 2019

Cassatelle con ricotta e gocce di cioccolato





Le Cassatelle (cassateddi in dialetto trapanese, cappidduzzi a Marsala e raviola in quello mazarese) sono dolci tipici della gastronomia trapanese, originari della cittadina di Calatafimi intorno al 1700, in occasione delle festività pasquali e di carnevale. Sono oggi diffusi non solo nella provincia di Trapani, ma anche in gran parte della Sicilia occidentale.

È una produzione tipica siciliana, come tale è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) su proposta della Regione Siciliana.




Ingredienti: 
300 gr farina 00 
200 gr fariba rimacinata (grano duro) 
80 gr strutto 
30gr di zucchero 
1 uovo 
100 ml di vino 
50 acqua 
Mezza bustina lievito per dolci 
450 gr ricotta 
100 gr zucchero 
100gr cioccolato in scaglie o in gocce 


Preparazione: 

Passo 1:In una terrina miscelare le farine insieme allo zucchero e al lievito,aggiungere successivamente l'uovo, lo strutto e il vino e amalgamare il tutto. Aggiungere l'acqua al bisogno se l'impasto dovesse risultare asciutto. Impastare energicamente fino ad ottenere un panetto morbido e profumato. Far riposare in frigo per una mezz'ora. 

Passo 2:In un ciotola unire ricotta e zucchero e miscelare con l'ausilio delle fruste elettriche, affinché il ripieno di ricotta risulti liscio e cremoso. Aggiungere le scaglie o le gocce di cioccolato e mescolare. 

Passo 3: Stendere l'impasto sottile sottile e ricavarne dei dischi. Mettere al centro un po di ripieno e chiudere a mezza luna,avendo cura di sigillare per bene i bordi per evitare la fuoriuscita del ripieno. Per evitare questo potete aiutarvi con una forchetta e schiacciare i bordi, così da sigillare e allo stesso tempo dare un decoro ai bordi. Passo:Mettere a scaldare dell'olio per friggere e cuocere le cassatelle poco per volta fino a doratura. 

Passo 4:Una volta cotte cospargere le cassatelle con dello zucchero a velo e cannella a piacere.


Curiosità….

Le cassatelle – in genere – si preparano nella giornata del Venerdì Santo per essere consumate la Domenica di Pasqua e poi durante la scampagnata del giorno di Pasquetta. A tal proposito alle cassatelle pasquali è legato un simpatico aneddoto. Pare che i palermitani, un tempo amassero comprare le cassatelle proprio il Venerdì Santo, al Monastero di Santa Oliva. La richiesta era tale e tanta che le monache per far fronte alle ordinazioni ritardavano alle funzioni liturgiche. L’arcivescovo, contrariato, fece mettere allora un messo nell’androne del convento che, per tempo, faceva uscire la gente al grido: «cu ‘nnappi ‘nnappi r’e cassateddi ‘i Pasqua» (chi ne ha avute ne ha avute ebbe delle cassatelle di Pasqua), espressione idiomatica che in Sicilia è tuttora in uso per dire chi ha avuto ha avuto e tanto basti.